Dopo un week-end parigino, direi che è l'ora di parlarne della capitale di Francia.
Parigi ha la fortuna di essere un'icona dell'immaginario collettivo, merito soprattutto di una cura e di una passione per la cultura quasi assente in altre parti del mondo. Giusto per farvi crepare d'invidia pensate che:
Parigi ha la fortuna di essere un'icona dell'immaginario collettivo, merito soprattutto di una cura e di una passione per la cultura quasi assente in altre parti del mondo. Giusto per farvi crepare d'invidia pensate che:
- Gli studenti parigini studiano al Louvre
- Vanno in biblioteca al Centre Pompidou
- Mangiano crepp comprate da simpatici creppetari fuori alla Saint Chapelle
- Fanno shopping sugli Champ Elysees dove un palazzo = un negozio
- Vanno a messa a Notre-Dame, anche se sono atei/agnostici/credenti diversi
- La metro arriva in orario e, con 14 linee, arriva ovunque in città
- Le coppie possono baciarsi sulla Tour Effeil (ma noi c'abbiamo Dante che è figo)
- Dedicata agli amici arabisti: hanno un intero istituto di non-so-quanti-piani dedicato solo allo studio della lingua araba. Con libreria/biblioteca inclusa. Noi abbiamo 2 ore (relative) con Robertina e x ore con Shammetto.
Insomma queste le cose positive di Parigi. Le negative le narrerò con più calma e dovizia di particolari.
Riguardo il resto del soggiorno, sono stato più meglissimo. Merito della noobina, della suadisorganizzazione impeccabile e di altri ameni battibecchi, baci ed altro. Insomma, un bacio a me stesso per l'ottimo regalo: bravo Dario!
E sì, cecì est l'amour.
Riguardo il resto del soggiorno, sono stato più meglissimo. Merito della noobina, della sua
E sì, cecì est l'amour.
Nessun commento:
Posta un commento