15.3.10

Week-end parissienne

Dopo un week-end parigino, direi che è l'ora di parlarne della capitale di Francia.

Parigi ha la fortuna di essere un'icona dell'immaginario collettivo, merito soprattutto di una cura e di una passione per la cultura quasi assente in altre parti del mondo. Giusto per farvi crepare d'invidia pensate che:
  1. Gli studenti parigini studiano al Louvre
  2. Vanno in biblioteca al Centre Pompidou
  3. Mangiano crepp comprate da simpatici creppetari fuori alla Saint Chapelle
  4. Fanno shopping sugli Champ Elysees dove un palazzo = un negozio
  5. Vanno a messa a Notre-Dame, anche se sono atei/agnostici/credenti diversi
  6. La metro arriva in orario e, con 14 linee, arriva ovunque in città
  7. Le coppie possono baciarsi sulla Tour Effeil (ma noi c'abbiamo Dante che è figo)
  8. Dedicata agli amici arabisti: hanno un intero istituto di non-so-quanti-piani dedicato solo allo studio della lingua araba. Con libreria/biblioteca inclusa. Noi abbiamo 2 ore (relative) con Robertina e x ore con Shammetto.
Insomma queste le cose positive di Parigi. Le negative le narrerò con più calma e dovizia di particolari.

Riguardo il resto del soggiorno, sono stato più meglissimo. Merito della noobina, della sua disorganizzazione impeccabile e di altri ameni battibecchi, baci ed altro. Insomma, un bacio a me stesso per l'ottimo regalo: bravo Dario!

E sì, cecì est l'amour.

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