21.3.10

Astarte

Un'ora. Non oltre vi accompagnerà e vi cullerà questo sogno di Andrea Pazienza.

La sua ultima storia, la storia di Astarte, è un'onirica visione dell'autore stesso: il mastino Astarte, appartenuto ad Annibale, lo raggiunge per narrargli una storia. La sua storia.


Seguono una serie di pagine: lo splendore di Cartagine, una guerra glorosioa ed un viaggio destinato a risplendere nell'immaginario di ogni uomo. L'umanità della bestia che narra la bestialità dell'umanità è solo uno dei temi che, come sempre, l'artista italiano tocca e ci permette di assaporare.

Purtroppo, come dice nella sua prefazione Roberto Saviano,
Storia di Astarte è un sogno dal quale ti svegli di soprassalto. Un sogno solenne dal risveglio brusco. Leggete il fumetto e poi ditemi se non è così.

Lodare Paz è...banale e scontato. Ma il problema è che non è possibile non riuscirvi: tacere di fronte alle emozioni provate durante la lettura non è possibile.

Magnifico. Epico. Stupendo. Astarte è...un'opera d'arte o, citando di nuovo Saviano,
è un sogno classico, di quelli che quando ti svegli ti senti al centro dell'universo.

PS: idea geniale quella d'inserire, alla fine del volume, dei frammenti di Polibio, Tito Livio, Plutarco e Cornelio Nepote in merito alla seconda guerra punica. Di fronte a queste cose tu, Dario, fottuto classicista...non puoi non sentirsi fiero di conoscere questi sconosciuti.

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